domenica 20 febbraio 2011

"Felice", Finalmente! :-P



Sarà stato il Post "Trattoresco" adocchiato su Tavole Romane di recente (sempre mitici!), la stimolante aria "Testaccina" a Mezzogiorno, o semplicemente l'indole romana che si riaffaccia; in cerca di semplicità e tradizione... Fatto sta, che in una veloce pausa pranzo (tra una lezione e l'altra dello I.E.D.), ho finalmente compiuto il mio "battesimo" in un'istituzione della cucina capitolina: "Felice a Testaccio"!

Sono consapevole di aver "scoperto l'acqua calla", e da tempo ormai mi rimproveravo questa mancanza. Ricordo chiaramente gli esordi da "foodblogger, passati a leggere (con la bavetta alla bocca) i racconti di questa storica trattoria sul Papero e su SenzaPanna. :-P

Mai però, una così lunga attesa è stata ampiamente ripagata; e l'unico rammarico rimane quello di aver provato così poco dell'offerta del locale. La paura di far tardi a lezione infatti (e l'orario risicato), ha permesso di testare "solo" il leggendario Cacio & Pepe in last minute (su gentile concessione della cucina).

È bastato entrare la prima volta "da Felice" in compenso, a colmare la mancata esperienza mangereccia: L'atmosfera calda che si prova appena seduti, è unica e rara; con tavolate conviviali da vera trattoria romana. Il servizio poi, celere e cordiale, non ti rimprovera l'"approdo" al limite di chiusura della cucina... al contrario ti mette a tuo agio proponendoti nell'attesa 2 "carciofini" alla romana... Che carciofini aggiungo io!!! :-P



Teneri, saporiti, profumati... Un vero assaggio evocativo! Mentre assaporo questi bon-bon vegetali (che si sciolgono in bocca), la mente ed il palato mi trasportano ai sapori della cucina di nonna! Semplicità sensoriale ai massimi livelli!

Poi è il turno della Cacio & Pepe mantecata a tavola; tanto decantata quanto discussa (da chi forse sa solo criticare...)
Per quanto mi riguarda, la Cacio & Pepe da Felice è stata "avvolgente", golosa ed estremamente equilibrata. Proprio come me l'aspettavo. :-)



Lo chef Salvatore Tiscione (supportato dai due giovani figli Daniele e Alessandro) sa il fatto suo, e lo dimostra ogni giorno servendo piatti autentici della tradizione romana in un locale sempre pieno. A me sono bastati due assaggi per ritrovare quei sapori fantasticamente netti e concreti che solo la cucina tradizionale sa regalare. Sapori di casa, fatti a regola d'arte: una poesia per chi come me, ha sempre frequentato trattorie di quartiere e fornelli delle nonne fin da piccoletto.



Se poi può bastare un goccio di olio (praticamente impercettibile), per smontare un piatto che a me è parso "da sballo"... Be' questo lo lascio decidere a voi... andando personalmente a mangiare da Felice a Testaccio ;-)



Da parte mia, penso proprio che tornerò al più presto in questa trattoria (magari non in pausa pranzo! XD) per concedermi finalmente un pasto completo. Pronto a perdermi, perché no, in una cucina bella, semplice e romana... Come piace a me. :-P

Alla Prossima

-Lorenzo-

Foto in apertura di Sigrid Verbert   

4 commenti:

  1. Lorenzo, visto che così giovane già conosci tanti posti dove si mangia bene, sarai il mio "consulente"...ti ricordo che come amica di tua mamma ho diritto a un trattamento privilegiato!!!Lo sai che la cacio e pepe è uno dei miei piatti preferiti? Piera

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  2. Mitico tu Lorenzo!
    Peccato che non hai potuto conoscere il "vecchio" Felice...ti avrebbe fatto impazzire ancora di più!
    Per fortuna comunque continua a essere una Trattoria con la "T" maiuscola :-)

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  3. Ciao Lorenzo,

    fantastica la cacio e pepe ma la prossima volta che vai prova il tiramisu' al bicchiere....una goduria unica.

    Ale Roma

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  4. ah ma allora ce l'hai con l'olio su sto piatto :D :D

    Marco

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