
Sarà stato il Post "Trattoresco" adocchiato su Tavole Romane di recente (sempre mitici!), la stimolante aria "Testaccina" a Mezzogiorno, o semplicemente l'indole romana che si riaffaccia; in cerca di semplicità e tradizione... Fatto sta, che in una veloce pausa pranzo (tra una lezione e l'altra dello I.E.D.), ho finalmente compiuto il mio "battesimo" in un'istituzione della cucina capitolina: "Felice a Testaccio"!
Sono consapevole di aver "scoperto l'acqua calla", e da tempo ormai mi rimproveravo questa mancanza. Ricordo chiaramente gli esordi da "foodblogger, passati a leggere (con la bavetta alla bocca) i racconti di questa storica trattoria sul Papero e su SenzaPanna. :-P
Mai però, una così lunga attesa è stata ampiamente ripagata; e l'unico rammarico rimane quello di aver provato così poco dell'offerta del locale. La paura di far tardi a lezione infatti (e l'orario risicato), ha permesso di testare "solo" il leggendario Cacio & Pepe in last minute (su gentile concessione della cucina).
È bastato entrare la prima volta "da Felice" in compenso, a colmare la mancata esperienza mangereccia: L'atmosfera calda che si prova appena seduti, è unica e rara; con tavolate conviviali da vera trattoria romana. Il servizio poi, celere e cordiale, non ti rimprovera l'"approdo" al limite di chiusura della cucina... al contrario ti mette a tuo agio proponendoti nell'attesa 2 "carciofini" alla romana... Che carciofini aggiungo io!!! :-P

Teneri, saporiti, profumati... Un vero assaggio evocativo! Mentre assaporo questi bon-bon vegetali (che si sciolgono in bocca), la mente ed il palato mi trasportano ai sapori della cucina di nonna! Semplicità sensoriale ai massimi livelli!
Poi è il turno della Cacio & Pepe mantecata a tavola; tanto decantata quanto discussa (da chi forse sa solo criticare...)
Per quanto mi riguarda, la Cacio & Pepe da Felice è stata "avvolgente", golosa ed estremamente equilibrata. Proprio come me l'aspettavo. :-)

Lo chef Salvatore Tiscione (supportato dai due giovani figli Daniele e Alessandro) sa il fatto suo, e lo dimostra ogni giorno servendo piatti autentici della tradizione romana in un locale sempre pieno. A me sono bastati due assaggi per ritrovare quei sapori fantasticamente netti e concreti che solo la cucina tradizionale sa regalare. Sapori di casa, fatti a regola d'arte: una poesia per chi come me, ha sempre frequentato trattorie di quartiere e fornelli delle nonne fin da piccoletto.

Se poi può bastare un goccio di olio (praticamente impercettibile), per smontare un piatto che a me è parso "da sballo"... Be' questo lo lascio decidere a voi... andando personalmente a mangiare da Felice a Testaccio ;-)

Da parte mia, penso proprio che tornerò al più presto in questa trattoria (magari non in pausa pranzo! XD) per concedermi finalmente un pasto completo. Pronto a perdermi, perché no, in una cucina bella, semplice e romana... Come piace a me. :-P
Alla Prossima
-Lorenzo-
Foto in apertura di Sigrid Verbert
Lorenzo, visto che così giovane già conosci tanti posti dove si mangia bene, sarai il mio "consulente"...ti ricordo che come amica di tua mamma ho diritto a un trattamento privilegiato!!!Lo sai che la cacio e pepe è uno dei miei piatti preferiti? Piera
RispondiEliminaMitico tu Lorenzo!
RispondiEliminaPeccato che non hai potuto conoscere il "vecchio" Felice...ti avrebbe fatto impazzire ancora di più!
Per fortuna comunque continua a essere una Trattoria con la "T" maiuscola :-)
Ciao Lorenzo,
RispondiEliminafantastica la cacio e pepe ma la prossima volta che vai prova il tiramisu' al bicchiere....una goduria unica.
Ale Roma
ah ma allora ce l'hai con l'olio su sto piatto :D :D
RispondiEliminaMarco