lunedì 5 luglio 2010
Il SanLorenzo: Un "Nome" una Garanzia :-)
Trovo sempre soddisfazione nell'affiancare forme di arte apparentementi differenti, considerando a volte anche la cucina stessa un'espressione artistica... Questo è stato l'argomento base della mia tesi di maturità nella recente prova orale (che è andata molto bene, rendendomi davvero soddisfatto!), alla quale spero di dedicare un post il prima possibile...
Fin dalla mia vacanza a Barcellona infatti, ho apprezzato la possibilità di costruire "itinerari gastronomici": affiancando escurzioni "magnerecce" ad esperienze in campo artistico come quella di osservare una bella mostra...
In questo caso, la "scusa" per organizzare un bel "tour del gusto" è stata la mostra di Giorgio De Chirico al Palazzo delle Esposizioni che mi ero proposto più volte di visitare (approfittandone per dare un occhio anche all'esposizione fotografica di Mimmo Jodice!)
La mostra di De Chirico oltre ad essere ben organizzata (dall'allestimento delle opere alla dettagliata audioguida), si è rivelata spunto "illuminante" per la mia tesina!
E' stato infatti divertente (ed interessante) scoprire che Giorgio era un gran goloso; e che l'inserimento dei "biscotti" nei suoi enigmatici e spiazzanti quadri metafisici ha un significato tutt'altro che banale...
Se lo volete scoprire però andate a vedere la mostra, che ne vale davvero la pena! (e finisce l'11 Luglio!!! XD)
L'accoppiata perfetta per una così bella esperienza artistica, non poteva che essere una cena madre-figlio ad impronta "marinara"(il papà se la sentiva musicista ed ODIA il fronte ittico della gastronomia)... A poche fermate dal PdE infatti (vicino l'amato Roscioli), c'è questo ristorantino di pesce che brilla come una perla di mare: "Il SanLorenzo"
Avevo già sentito parlare molto bene di questo locale, in particolare su Dissapore e sul Papero Giallo.... Affiancato quindi dalla mamma (che condivide con me l'amore per il pesce), ho colto l'occasione rimanendo piacevolmente colpito...
La location è veramente splendida sia dentro che fuori il ristorante: Noi, con il bel clima estivo, veniamo fatti accomodare nei tavoli all'esterno; mentre internamente l'arredamento si mostra elegante con diverse opere di artisti della scuola di San Lorenzo (da cui il nome del locale).
La fortuna vuole che ad accoglierci sul bancone del pesce (essendo Martedì), vi siano dei freschissimi canolicchi di giornata (ci viene spiegato che oltre una certa distanza dalla costa la loro pesca è legale) ed un meraviglioso Tonno Pinne Gialle sfilettato in diretta!
Il proprietario è preparato e disponibile: Ci descriverà passo passo nel corso della cena ogni particolare sui piatti, venendo in contro anche ad un "assillante gastrofanatico" come me XD
Servizio sveglio e puntuale, costante durante tutta la serata.
Il Benvenuto è composto da deliziose alicette fritte ed arancini discreti serviti in cartoccetto. Il tutto accompagnato da una succulenta maionese al limone fatta in casa e salsa ai pomodorini del piennolo (molto mejo del ketchup direi!)
Il seguito è un trionfo di crudi del pescato giornaliero... La materia prima la fa da padrona e devo dire che ho realmente goduto in crescendo per ogni singola portata:
Tris di Tartare: Merluzzo, Tonno, Catalana di Ricciola
Spaventosa la carnosità ed il sapore del merluzzo; no comment per il tonno la cui freschezza era allarmante ed equilibratissima nella composizione la catalana di ricciola.
In successione poi un crudo di Scampi e Gamberi da sballo ed un esplosivo Carpaccio di Gambero Rosso di nassa con Olio E.V.O. e germogli di basilico.
Menzione va fatta per i pani caldi ed i grissini di pregevole fattura sfornati periodicamente nel corso della cena (Lariano di Roscioli, al Finocchietto, Pane-Pizza, ai Cereali) e per l'Olio Extravergine Toscano e Biologico (nonchè I.G.P.) a marchio "MANNI"; caratterizzato da un PH praticamente nullo (0,001) ottimale sui crudi di pesce. Un olio dal prezzo esorbitante (120 Euri al litro) che a Roma si può permettere solo la Pergola dell'Hilton. (Il proprietario ci confida di essere amico del produttore :-)
Si passa poi agli antipasti, ennesima conferma della qualità assoluta del pescato:
"Zuppa di Pomodori Verdi, Ventresca di Tonnetto e crosta di pane alle Alici"
Notevole l'acidità rinfrescante della zuppetta fredda (con l'aggiunta di menta) abbinata alla carnosità della ventresca. Piacevole anche lo spunto della cipolla di Tropea, con la parte croccante del pane a movimentare le consistenze del piatto (anche se non ho ben avvertito la tostatura in olio alle alici)
Veramente godurioso l'accostamento di diverse cotture ed ingredienti nel "Millefoglie di mozzarela di bufala, crudo di gamberi, triglie scottate e pesto di basilico": la riuscita del piatto invita al gesto goloso e sincero di "succhiare" il carapace del freschissimo gambero rosso. (MI PERDO NEL MARE!)
Il vero apice della cena però è stato raggiunto da un tris di primi in crescendo; caratterizzati da cottura, porzioni e condimento ben calibrati:
Eccezionale lo "Spaghetto ai Canolicchi di Mare" (FUORI CARTA), delicato ed intenso, con la pasta di Verrigni tenuta giustamente al dente...
Trionfo assoluto di freschezza marina, il "Vermicello Verrigni ai Ricci di Mare": avvolgente ed appagante fino all'ultima forchettata!
Il proprietario ci concede anche (con un apprezzatissimo gesto), di assaporare il riccio in "purezza"; dandoci modo di riscontrare la nota decisamente più forte quasi "amara" che il frutto di mare acquisisce nella breve cottura.
"Spaghetti di farro Felicetti con acciughe di Ponza, briciole di pane e peperoni alla cenere".
Per un "addicted" delle acciughe come me, questa portata è stata davvero esaltante: Il condimento grintoso e saporito sposa benissimo la pasta integrale; impreziosito dalla mollica tostata con la colatura di alici. Puntuale la presenza del peperone che, cuocendo sotto la cenere, perde tutta l'acidità bilanciando perfettamente i contrappunti del piatto. (vincente anche la scelta della salvia in cottura)
Sul versante secondi (pur rimanendo soddisfatti), si cala rispetto alla riuscita delle precedenti portate:
Un pò confusionario il "San Pietro dorato e fritto con burro di ostrica", nonostante l'ottima doratura del pesce...
Spiacevole lo "scivolone" riscontrato nel "Fritto tradizionale" di gamberi, triglie e calamari: Mentre le prime due tipologie di pesce si sono dimostrate di buona qualità, il calamaro rimaneva evidentemente "gommoso". Il proprietario però, accertatosi in prima persona che l'eccessiva pezzatura del pesce avrebbe necessitato una maggiore frollatura; avrà poi l'accortezza di non inserire il piatto nel conto finale. (BONUS!)
Il gradito pre-dessert è una delicata panna cotta in salsa alle fragole e menta.
Si "risale" golosamente con il capitolo dolci:
(Il dessert scelto dal sottoscritto è una chiara dedica alla crema spalmabile più amata dagli italiani... recentemente sotto inchiesta! XD)...
"Pane & Nutella" è un divertente parallelismo tra il classico panino con la nutella (come era) e la sua revisitazione innovativa: Gelato di Pane Lariano con un fondo tiepido di crema alle nocciole senza olii vegetali idrogenati (come è diventato)...
BBONO! :-P
La mamma opta per un convincente Millefolie di Biscotto e Crema Pasticcera con una sorta di Granita ai Frutti Rossi (fuori carta).
Notevoli (in chiusura) tutte le "coccole" dellla "piccola pasticceria"; dove risaltano il "mini-cannolo" e la "torta caprese-mignon"! :-P
In conclusione: quando Arte e buon CiBBBo si combinano il risultato è sempre vincente!
Il SanLorenzo si è inoltre rivelato un bell'indirizzo per gustare pesce fresco di qualità, affiancato ad una valida cucina... Dipenderà forse dal nome...??? XD
Ulteriori informazioni sono presenti sul sito internet del ristorante (interessante la formula "aperitivo al bancone" a base di crudi): "www.ilsanlorenzo.it"
Anche Stefano la pensa come Me! :-)
Alla Prossima!
-Lorenzo-
Etichette:
ESPERIENZE GOURMET,
PESCE,
RECENSIONI,
RISTORANTI LOCALI E AFFINI,
ROMA
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Anch'io voglio andare a questo ristorante ne ho sentito parlare..dopo aver letto la tua recensione puntuale...ne sono sempre più convinto che una serata voglio passarcela
RispondiEliminaciao
ps. esami?
Grazie Paolo, provalo e non te ne pentirai! Gli esami sono andati davvero bene, in particolare gli orali...al più presto spero di fare un post sulla mia "particolare" tesi...A presto!
RispondiEliminaMensionare?
RispondiEliminaPregievole?
Oh my god. Mi sa che non ti sei diplomato al classico.
Più libri, meno fritture. Hai tutto il tempo per recuperare.
Ecco il post che aspettavo!
RispondiEliminaComplimenti lorè ;-)
p.s. e di ieri sera che mi dici?
X l'anonimo: hai ragione in effetti mi sono diplomato all'artistico! :-) Grazie cmq per le puntuali correzioni, spero vivamente che tu invece possa godere pienamente di tutte le fritture che vuoi nel tuo bellissimo mondo di perfezione grammaticale, senza errori, dove tutti sono diplomati al classico. In bocca al lupo per il colesterolo, a me va pure mejo così...starò più attento alla linea, pronto per la prova costume! :-)))
RispondiEliminaCarissimo,
RispondiEliminainnanzitutto grazie per l'appellativo "leone da tastiera" che mi hai affibbiato in altri lidi.
Vengo ora al dunque: la grammatica non è un accessorio, un orpello. Sia benedetto il tuo entusiasmo, davvero travolgente, ma sforzati di fare attenzione a sgrammaticature così grosse (oppure usa la funzione apposita del tuo editor di testo).
Magna bevi e fatte grosso.
Ciao.
X Devoto Oli: Hai ragione sull'importanza della grammatica, ma mi sembra un tantino eccessivo mettere in dubbio il mio recente diploma per 2 sviste, tra l'altro per nulla frequenti su questo blog...Inoltre è ancor meno carino focalizzare l'essenza del tuo commento esclusivamente sui miei "orrori" tralasciando completamente l'argomento principale del post...
RispondiEliminaIo cmq ci tengo davvero alla prova costume!XD
E poi leone da tastiera per gli anonimi è carino dai...:-) Ma me lo vuoi dire chi sei? :-)
L'invida è una brutta bestia Lorenzo caro...
RispondiEliminaBella rece Lorenzo.
RispondiEliminaTrovo apprezzabile soprattutto la menzione relativa al gesto giusto ma ugualmente encomiabile del patron che di fronte ad una critica motivata e probabilmente espressa in modo civile ha provveduto a non inserire il piatto nel conto finale (modo simpatico di sottintendere che è stato pagato).
"Leone da tastiera" è bellissima! Rivendicane la primogenitura.
Sembra che avrò presto il piacere di conoscerti davanti ad una pizza.
Arrivederci
Gallo
ciao Lorenzo, bella recensione, molto accurata! proverò, proverò...
RispondiElimina