venerdì 4 giugno 2010

London Calling: The Fooders feat. Italian Linguini! Cronache di una Cena Carbonara!

Trovo finalmente un pò di tempo per relazionare questa bella esperienza avvenuta Sabato 22 Maggio; grazie alle iniziative di Soul Food (Don Pasta & Co.) in collaborazione con il mitico duo dei Fooders!

Piccola Intro: Dopo aver partecipato a diversi eventi organizzati da Marco e Francesca (ultimo quello del Picnic @ Moacasa), avevo espresso interesse per il loro progetto, e la mia volontà di assistere all'allestimento di uno dei loro lavori futuri. Arriva poi la notizia delle Cene Carbonare organizzate da Soul Food, e naturalmente il sottoscritto si prenota all'istante. Ricevo però una mail di Francesca che mi propone di organizzare una cena carbonara con tema Londra Anni '70 (London Calling appunto) insieme alla simpaticissima Rossella di "Ma che ti sei Mangiato".... Il mio bel viaggio a Londra dello scorso anno, l'amore per i Clash e la musica anni '70, e naturalmente la passione per lo "spadellare" mi hanno portato a cogliere al volo questa opportunità: cominciando immediatamente una ricerca approfondita sui piatti tipici londinesi e sulle influenze etniche della Londra Meltin'Pot!

Purtroppo per motivi familiari Rossella ha dovuto lasciare il progetto prima di collaborare; ed io ho fatto visita ai Fooders per organizzare la cena anche da solo... (portando la mia "ricerca" sul panorama gastronomico britannico ed alcuni schizzi dei possibili piatti da proporre, prendendo ispirazione dal metodo di Francesca)...
E' bastato poco: Un'intesa immediata, qualche sguardo e 2 chiacchiere seduti sui divanetti per concordare che London Calling andava fatta a Casa 26 (dai Fooders)! Il mio menù aveva conquistato al volo sia Marco che Francesca, decidendo di collaborare insieme per la realizzazione della Cena Carbonara...SI PARTE!!! :-)

Il menù, seppur articolato, ha preso in considerazione preparazioni fondamentalmente semplici; che potessero venire in contro a tutti cercando di "raccontare" con il cibo tradizioni e culture a noi distanti. I Fooders mi hanno guidato con precisione e pazienza nella scelta dei piatti e nella metodologia di preparazione delle pietanze; aiutandomi a superare i dubbi di un'esperienza per me totalmente nuova...Una squadra davvero vincente! E' stato inoltre molto interessante lo studio di come servire le portate nel corso della cena, la scelta della presentazione e le prove che durante la settimana ho dovuto fare improvvisando una full immertion nella cucina londinese più verace! :P




Come "Entrata" ho scelto di rivisitare la tipica "Full Monty English Breakfast", un vero tripudio di fritti e trigliceridi! La mia idea è stata quella di presentare tutti i componenti tipici della colazione all'inglese con un "packaging" più accattivante che si prestasse ad una cena in piedi. Per questo ho creato il "Full Monty Toast", ovvero un sandwich tostato all'ultimo sotto la piastra, in grado di racchiudere tutte le portate principali dell'English Breakfast. Il pancarrè (con mia personale gran soddisfazione), l'ho realizzato con il lievito madre grazie alla ricetta presa dal Pasto Nudo ed è venuto magnificamente! Per quanto riguarda il ripieno del toast, ho giocato con gli ingredienti cercando di combinare gusto e praticità:
I funghi trifolati e l'uovo fritto della classica colazione inglese si sono così fusi in una golosissima frittata ai funghi fatta al forno (molto più gestibile in un sandwich!).
I pomodori sono stati ripassati nel burro a rondelle ed adagiati nello strato inferiore del panino; mentre il bacon è stato rimpiazzato da una spettacolare pancetta di Mangalitza (from D.O.L.) resa adeguatamente croccante in forno! I risultato è stato davvero apprezzatissimo da tutti gli ospiti, e ne sono orgoglioso in particolare per il pane!








Naturalemte manca un "pezzo" irrinunciabile della classica colazione inglese: i fagioli colla sarsiccia! Da diverse ricerche sul web sono venuto a sapere che la tipologia di legumi utilizzata ogni mattina dagli inglesi combacia con la tradizionale ricetta dei "Boston Baked Beans"; conditi con pancetta e melassa e fatti cuocere in forno per minimo 4 ore (preparazione che i Fooders già avevano testato in una loro serata precedente). I britannici però condiscono questi baked con una sorta di salsa al pomodoro agrodolce (poi commercializzata in barattolo dalla famosa marca Heinz), che insieme ai Fooders siamo riusciti a riprodurre per accompagnare i fagioli nella maniera più appropriata. I beans sono stati così serviti dentro un bicchiere da caffè (giocando sul tema "colazione") sormontati da una mini-salsiccia cotta alla griglia! Do you like??? XD




Si è passato poi ad un must dello street food britannico: il Fish & Chips!
Questa è stata la preparazione che ha sollevato più perplessità, in particolare la scelta della pastella da utilizzare per friggere il baccalà doveva avere un certo spessore "rozzo" da strada! Marco aveva inizialmente proposto una simil-tempura fatta con farina di riso, ma il risultato non ci ha convinti; così ho fatto ricorso all'insuperabile libro di ricette "Fritto e Mangiato" (Giunti) di Annalisa Barbagli, trovando una pastella davvero imbattibile! (Farina, tuorli, birra e albumi montati a neve) Le patate invece sono state rese croccanti con la tecnica di Marco che prevede una sbiancatura, una cottura in forno ed una finale friggitura in olio di semi.
Per dare un tocco originale ho avuto l'idea di accompagnare il Fish & Chips con una salsa tartara fatta in casa, partendo da una ricetta di Anna Moroni poi rielaborata insieme ai Fooders: L'abbinamento è riuscito davvero alla grande! I fritti sono stati inoltre serviti in dei caratteristici cartocetti rivestiti con pagine di quotidiano dalla mitica Maria Carla, ricreando pienamente lo spirito "cibo da strada"!







Abbiamo proseguito con la prima preparazione ad influenze etniche: il Chikken Tikka Masala! Il panorama gastronomico di Londra, fin dagli anni '70, è stato infatti fortemente condizionato dai numerosi nuclei etnici presenti in città; in particolare quello indiano e quello thailandese. Talmente forte è stata questa influenza che molti piatti e ricette non di stampo britannico sono entrati pienamente a far parte della "dieta" quotidiana inglese; divenendo vere e proprie prepazioni della tradizione! La cosa divertente di questo piatto a base di pollo (accompagnato con riso basmati cotto in padella con metodo simil-pilaf), è il dibattito tutt'ora aperto tra indiani ed inglesi sull'origine esatta della ricetta: Gli inglesi infatti l'hanno fatta propria mentre la maggioranza degli indiani accusa apertamente la popolazione britannica di aver "imbastardito" il piatto!
Passando ai dettagli sulla preparazione: il pollo fatto a cubetti viene messo amarinare per almeno una notte in yogurt, aglio, limone, sale, pepe, curcuma, coriandolo, zenzero, garam masala, paprika, cumino e cannella. Dopo essere stato in parte "sgrullato" dalla marinata in eccesso, viene ripassato in padella con aglio, peperoncino cipolla e burro; per poi essere portato a cottura con una porzione ridotta delle spezie utilizzate nella marinata, passata di pomodoro in pezzi e latte di cocco. Il sapore pur essendo speziato è armonioso ed equilibrato, non aggressivo grazie anche alla deliziosa salsetta che l'accompagna.







Per sgrassare e pulire il palato da questi sapori non certo abituali, ho pensato poi di inserire una fresca insalata condita con un topping allo yogurt (yogurt, sale, pepe, aceto e olio) sormontata da zeste di limone e lamelle di mandorla tostata: apprezzatissima nella sua semplicità! :-)





Finalmente poi è arrivata la parte più grintosa e tradizionale della cucina inglese: lo Shepherd's Pie! (Pasticcio del Pastore) Come ho ben potuto testare in un esperienza personale non troppo edificante, una delle preparazioni più carateristiche del panorama british sono i Pie: pasticci di carne di maiale o addirittura di anguilla cotti all'interno di pasta sfoglia e serviti spesso con purè di patate e gelatina al prezzemolo. Per mia sfortuna durante la breve villegiatura londinese ho forse riscosperto il lato meno appagante (e digeribile) di questi sapori perduti, ma mi sono rifatto alla grande con il piatto preparato nella cena carbonara! Lo Shepherd's è infatti l'unico pie che sostituisce la pasta sfoglia con una deliziosa copertura di mashed poatatoes (una sorta di purè più sodo e compatto), inoltre il ripieno di questo pie riprende gli ingredienti più umili della pastorizia inglese: Carne d'agnello e verdure secondo disponibilità. Noi abbiamo optato per la versione classica con i piselli. Il macinato di agnello viene così cotto con il classico battuto di cipolla, aglio carote e sedano e sfumato con vino bianco. Viene poi condito con salsa worchester, concetrato di pomodoro, menta, rosmarino, timo, maggiorana e l'aggiunta di piselli quasi a creare un appetitoso ragù bianco! Per facilitare la porzionatura ho avuto l'idea di mettere sul fondo della teglia del pasticcio uno strato abbondante di mashed potatoes; ricoperte poi dal ragù di carne, dalla purea rimanente ed una grattata di cheddar con fiocchi di burro. Il tutto va messo in forno a 180 fino a doratura. Ho inoltre pensato di servire il pie a cubetti su un "letto" di crema di piselli riprendendo il condimento interno del ragù! :-P






Per terminare anche il dolce è stata una scelta molto ponderata...Inizialmente avevamo pensato di servire dei semplici ma sfiziosi shortbreads (biscottini tipici al burro) accompagnati dalla salsa dolce al limone "lemon curd"...Dopo un'ulteriore ricerca però ho scoperto che anche il crumble è un dessert di origni britanniche, e Marco (un grande appassionato di questa tipologia di dolce) ha preso al volo l'opportunità per sfoggiare un fantastico crumble monoporzione (partendo da una ricetta di Santin), realizzato con le fragole di stagione saltate nello zucchero di canna. Un delizioso e rinfrescante fine pasto che ha concluso nella maniera adeguata una serata davvero riuscita!







Il menù della serata mi ha dato modo di conoscere tante nuove ed interessanti ricette da realizzare; per quanto riguarda la cena devo essere sincero: non avrebbe potuto svolgersi in maniera migliore! Oltre a condividere con alcune persone care un'esperienza per me così importante, è stato fantastico ricevere complimenti e rapportarsi con gli altri partecipanti "sconosciuti", che hanno però contribuito a creare un clima fortemente conviviale scoprendo insieme nuovi sapori e culture...il vero obiettivo di Soul Food e delle Cene appunto!





Non dimenticherò mai la soddisfazione di servire le singole portate insieme ai Fooders mentre in sottofondo risuonavano a ripetizione musiche anni '70 dai mitici Clash, ai Police, i GBH, i Madness, gli indimenticabili Sex Pistols e tanti altri...Musica a me molto cara!!!
Per non parlare della possibilità di verificare in prima persona la riuscita delle preparazione e ritrovare riscontri positivi tra i diversi ospiti: Un sabato davvero da ricordare!





In conclusione, oltre a ringraziare infinitamente i Fooders (Marco, Francesca e Maria Carla) per la pazienza, la professionalità e la gentilezza dimostrate nell'organizzazione della cena; faccio i miei più sinceri ringraziamenti ad Andrea e Don Pasta (Soul Food) per questa grande opportunità e a tutti i partecipanti (senza i quali la cena non avrebbe avuto modo di esistere)
Spero di aver scritto tutto senza essermi dilungato eccessivamente!
Le foto sono opera del mio grande amico Andrea Sponzilli che avuto cura di immortalare i momenti più significativi della serata!




Alla Prossima!

-Lorenzo-

10 commenti:

  1. MITICO!
    (ma il Full Monty Toast quando ce lo rispariamo :-D )

    RispondiElimina
  2. Lorenzo, complimenti per la tua cena (avrei voluto esserci) e soprattutto per il tuo entuasiasmo e la tua attenta ricerca e ricostruzione dei piatti tipici nel panorama gastronomico. Anche se, perdona il mio nazionalismo, credo che la nostra cucina rimanga insuperabile!!! Marco

    RispondiElimina
  3. le foto dicono molto ma mi sarebbe piaciuto anche respirare l'aria di questa serata!
    Complimenti Lorenzo!

    RispondiElimina
  4. Ciao Lorenzo,come promesso,ho letto il tuo post...la cena ma soprattutto l'idea di fondo mi sembrano molto accattivanti e il risultato è stato ovviamente più che positivo...siete stati bravissimi...alla prossima,Alby

    RispondiElimina
  5. ho il libro di don pasta ma non sapevo facesse anche eventi simili. ma complimenti a te per l'organizzazione di questo evento ;-)

    RispondiElimina
  6. Io sono stata alla cena Miseria e Nobiltà con il grande Andre Bevilacqua Vania e Donpasta e tanti altri
    fantastica serata

    RispondiElimina
  7. donpasta rosica..
    perchè benchè assieme a terreni fertili organizza soul food.. in genere perde tutti i momenti più fichi....
    e london calling era il mio sogno...ùvabbè.. va riorganizzata!!!
    grazie lorenzo e fooders per tutto, compreso il fatto di avercela raccontata
    daniele

    RispondiElimina
  8. Ciao Lorenzo,
    un post su cui meditare sopra, veramente! Bello, interessante, stimolante...e poi il Chikken Tikka Masala, lo immagino con l'acquolina in bocca :)
    Bravo !

    RispondiElimina
  9. Compliemnti per la tua cena e auguri di buon compleanno! Goditi questi anni..sono i migliori (ne ho solo qualcuno + di te..)!

    RispondiElimina