giovedì 6 maggio 2010

Le Settimane del Gusto di Linguini, Parte 4/5: "Un'Hostaria Stellare nel cuore di Trastevere!"

Per questo "quarto episodio" delle mie "Settimane del Gusto" torno in un luogo già provato precedentemente: Siamo a Trastevere, a due passi dal Bir & Fud, dove nel panorama mediocre (se non anonimo) di locali, si erge la "Stella" del Glass della "cheffa" Cristina Bowerman e del patron Fabio Spada.

Era ormai passato un pò di tempo da quella cena passata con Daniela all'insegna della Bufala. E già allora mi ero riproposto di tornare in questo ristorante per provare le proposte della carta. Quale pretesto migliore delle Settimane del Gusto!?!

Questa volta però, ho condiviso il mio tour magnereccio niente popò di meno che col mitico Vincenzone; mio Official Boss di D.O.L., che ha avuto la cortesia (e la pazienza) di accompagnarmi. XD



L'ambiente del locale è essenziale ed ordinato così come l'avevo lasciato... All'interno del Glass i decori in metallo spezzati dal legno e dal vetro lasciano gli ospiti a proprio agio :-)



Cristina ci accoglie immediatamente, e con grande disponibilità intraprende una interessante conversazione sull'iniziativa dello Slow Food nei confronti dei giovani under 26; sull'importanza sempre più incombente di una più Cultura Alimentare e sulla sua attenzione per le materie prime da utilizzare nei piatti. Emerge evidente la passione per il suo lavoro, ed un grande studio dei prodotti adoperati nel corso delle sue esperienze dagli Stati Uniti fino alla capitale.

Dopo la spiacevole notizia che gli gnocchi con il baccalà sono stati tolti il giorno prima dalla carta, decido di "integrare" come mio solito delle scelte personali (pagando a prezzo pieno) al menù previsto per l'iniziativa delle Settimane.



Oltre alla bella varietà di pane servito (Corn Bread, al nero di seppia, ai canditi, focaccia, panino al burro e casareccio. Tutto con lievito madre) l'"Amouse Bouche" dona già una piacevole anteprima della cucina del Glass: "Baccalà Mantecato con patate allo zafferano"
Ottima qualità del baccalà con il tocco della cheffa che amalgama bene il tutto. Bello Start!



Si cresce subito con il primo antipasto: "Tartare di manzo con capperi di pantelleria e arancia, tobiko, crema al wasabi, microverdure"
Veramente ottima la texture della carne; abbinata alla freschezza pungente delle salse e delle verdure sprintate dai capperi. Una delle tartare migliori provate di recente.



Il primo piatto è poi un classico che mi era stato decantato durante la cena precedente da Alberto, un grande appassionato della cucina di Cristina: "Ravioli ripieni di fonduta di castelmagno e funghi pioppini"
Davvero goloso il condimento al burro di malga sulla sfoglia; che ben si sposa al semplice ma intenso pioppino. Profondo e vincente anche il ripieno al castelmagno esaltato dalla pasta sottile. (Uno dei formaggi a mio parere più buoni del panorama caseario italiano)



La mia prima scelta fuori-menù non si fa comunque rimpiangere: "Mezzelune ripiene di amatriciana, guanciale croccante"
Di grande impatto la farcia delle mezzelune di Cristina (bella acidità), caratterizzate da una sfoglia davvero degna di nota. Ad esaltare il tutto, la parte croccante "interpretata" dal guanciale a listarelle adagiato sulla pasta. Un riuscito gioco di consistenze per un piatto che interpreta in chiave moderna il grande classico capitolino.



Si passa poi alle preparazioni più consistenti, aprendo il capitolo secondi: "Guancia di manzo con la sua salsa, carote glassate e asparagi, patate al rafano"
Millimetrica la cottura della guancia ben esaltata dalle patate al rafano che le fanno da "piedistallo". Poco rilevanti a mio parere le verdure di "accompagnamento" che non contribuiscono alla finitura del piatto.



Nuovo secondo, con un'altra scelta fuori menù: "Scaloppa di foie gras, mela cotogna, pan brioche"
Il Foie Gras è per me una golosità unica, che quando possibile cerco di non farmi mancare. La versione di Cristina, seppur buona, non mi ha pienamente convinto nella modalità di cottura; e solo per questo l'ho trovata in poca sintonia con gli altri piatti serviti.



Mi riporto comunque in alto con uno sfizio dolce sempre fuori menù che ero troppo curioso di provare: "Krafen ripieno di crema alle castagne, cioccolata calda e spuma di latte"
La riproduzione di un vero e proprio breakfast versione mignon. Imperdibile e ben realizzato inno alla golosità! :-P



Si termina in equilibrio e freschezza con l'ultimo dessert, a degna conclusione della cena:
"Zuppetta di caffé, mandorle sabbiate, gelato al Baileys"



Immancabili anche le microtentazioni concesse dalla ricca piccola pasticceria, molto varia e ricercata. :-P

Servizio cordiale e pronto a dare delucidazioni sulle componenti e le modalità di preparazione delle portate.
Ringrazio nuovamente Vincenzone di D.O.L. per la piacevole compagnia (e per la pazienza dimostrata di fronte al mio vulcanico entusiasmo XD)

Prezzo Totale: Tutto gentilmente offerto dal Boss (il menù base Slow Food era a 40 Euro per 5 portate)

Fine Parte 4 di 5

Alla Prossima!

-Lorenzo-

4 commenti:

  1. Glass è sempre speciale secondo me! nei piatti ormai classici ein quelli nuovi trovo sempr e un buon motivo per tornarci e consigliarlo.

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  2. grazie per la citazione, Mr. Linguini! Concordo allineato e coperto con Daniela: Glass riesce sempre a emozionarmi ogni volta che ci vado, con sorprese mai banali e, soprattutto, sempre positive!

    Alberto

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  3. magico è Trastevere,troppo legato ai miei ricordi,quelli più belli...ti ringrazio per il tuo reportage e spero di poter toccare con mano..appena posso tornare a Roma.grazie

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  4. non ti ho sopportato, ti ho subito!!!!
    ammazza quanto mangi!!!! e togli quella foto...che mi fa più ciccione di quanto sono!!!
    bravo...bravo bravo!!!
    vincenzo

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