Ieri sera alle ore 22:00 circa è terminato dolcemente, di fronte ad un delizioso Savarin alla crema pasticciera, il corso di panificazione organizzato dall'associazione "Il Faro".
Sinceramente sono davvero troppe le emozioni e le esperienze che hanno segnato questo lungo (ed in alcuni casi travagliato) viaggio di formazione tra lieviti, acqua e farina... Ma cercherò al mio meglio di riassumerle in questo post, sperando di non tralasciare niente e di riuscire a trasmettere quello che questo corso è stato per me.
Partendo dagli albori è doveroso dire che sono venuto a conoscenza di questo corso assolutamente per caso. In effetti, a parte la mia passione per la gastronomia e la cucina, non avevo davvero mai avuto a che fare con gli impasti e con tutto il fantastico mondo che ruota intorno alla panificazione. E' stato dunque quasi un segno del destino che mi ha fatto trovare sul bancone di Pizzarium (il primo giorno che mi sono deciso a "visitare" la pizzeria al taglio di Gabriele Bonci), il volantino pieghevole che pubblicizzava i corsi di pasticceria, panificazione e pizzeria organizzati dall'associazione il Faro, tenuti da Gabriele in persona.
Dopo una ricca mangiata di pizza ed un'illuminante chiacchierata con Elisa, la moglie di Gabriele, ero già deciso ad intraprendere su due piedi quest'avventura "farinosa".
Il corso è iniziato ufficialmente il 6 Ottobre presso la bella struttura del Faro, così dalle 18:00 alle 22:00 nel laboratorio di panificazione io e una altra decina di persone di età differenti siamo stati condotti dalla vulcanica personalità di Gabriele all'interno del mondo della lievitazione e della fantastica arte di fare il pane. Partendo da formati semplici come grissini, creckers e panini all'olio e avendo l'opportunità di "dare vita" ai nostri prodotti, impastando e mangiandoli sul momento appena sfornati. Particolare che fin dall'inizio mi ha trasmesso una soddisfazione indescrivibile, e che vi assicuro non ha prezzo!
Lavorare con Gabriele è stato davvero illuminante, ma la sua personalità in continuo fermento (che lo rende spesso impegnato), non gli ha concesso di terminare il corso con noi.
Sotto le sue indicazioni però (con il suo lievito madre, abbiamo realizzanto unpanememorabile e leggerissimo, degustando anche le sue inimitabili performance sulla pizza in teglia.
L'assenza di Gabriele non ha però dannegiato il seguito del corso, che è stato portato avanti da due docenti di prim'ordine: il lievitista e pasticciere Fabrizio Franco e il pizzaiolo Miky!
Grazie alla preparazione di Fabrizio nel campo dei lieviti e dell'uso delle farine (anche di cereali alternativi al grano quali enkir, farro, kamut etrc.) e alla bravura di Miky nella realizzazione di un impasto per la pizza digeribilissimo e fragrante; abbiamo proseguito al meglio il nostro viaggio nella panificazione, integrando anche qualche bonus di pasticceria che ha addolcito le lezioni conclusive.
Durante il corso ho avuto inoltre la grande fortuna di instaurare lezione per lezione un bel rapporto con gli altri "compagni" di laboratorio. Tra un impasto e l'altro infatti (partendo dalla nostra passione comune), ci siamo confrontati scambiando opinioni e curiosità; aiutandoci a risolvere dubbi e perplessità. In questomodo è letteramente "lievitata" una sincera amicizia, che si è sempre più rafforzata e ha accompagnato tutte le lezioni ("inglobando" perfettamente anche chi si è aggiunto al corso in un secondo momento).
Questo è stato per me un'aspetto davvero importante, perchè mi ha dato modo di entrare in contatto con delle persone che probabilmente non avrei mai conosciuto, condividendo questa bella passione anche con persone ben distanti dalla mia età.
Probabilmente come mio solito mi sono dilungato eccessivamente; ma spero un minimo di essere riuscito a trasmette le emozioni che hanno accompagnato questo percorso.
Così ieri sera tutto è terminato nel migliore dei modi; impastando con le nostre mani una pizza digeribilissima sotto le istruzioni di Miky che è poi stata condita assecondando i nostri gusti personali. Sfornata e mangiata in abbondanza tutti insieme compiaciuti delle nostre creazioni!
Devo ammettere che nonostante la fine del corso mi abbia lasciato un minimo di tristezza per quelle quasi 8 ore a settimana che mi riempivano ogni volta di adrenalina (e che ora dovrò impiegare in altro modo), rimango talmente soddisfatto da questa esperienza e da quello che ho appreso che non riesco a non essere felice ripensando a ciò che ho vissuto.
La prospettiva di poter portare avanti questa mia passione, la possibilità di fare il pane in casa con risultati davvero notevoli e appaganti e la consapevolezza di poter rimanere in contatto con le persone conosciute al corso, non può che farmi avere una visione positiva nonostante sia tutto terminato.
Concludo banalmente questo post (infinito) con un ringraziamento a tutti, cominciando dall'associazione "Il Faro" e dai docenti: Gabriele Bonci, Fabrizio Franco e Miky che oltre ad essere stati insegnanti ineccepibili hanno saputo andare oltre le loro vesti formali, aprendosi anche loro e rivelandosi delle bellissime persone anche al di fuori dell'ambito "didattico".
Inoltre ringrazio i miei compagni di avventura, anche quelli che hanno partecipato per poco o saltuariamente e cito qui per questioni di memoria solo quelli con cui ho avuto modo di scambiare contatti e nomi: Annarita, Daniela, Andrea, Antonello, Viviana, Francesca, Raffaella Moira e Claudio.
Alla prossima e spero di postare più foto prossimamente!
-Lorenzo-
Grazie infinite per la tua condivisione di un corso che sarà stato molto coinvolgente..conoscendo Gabriele.
RispondiEliminaPeccato che questa esperienza sia inattuabile per chi vive a Milano..
Sarebbe bello se ci regalassi una ricettina o una spiega su come si lavora la pasta madre..
Sabbri.
ti ringrazio per le informazioni che hai condiviso...adesso voglio provare anch'io cerchero' prima di tutto di contattare l'associazione..io gia' panifico in casa in tanti modi, sperimento e mi diverto a vedere le differenze sempre e assolutamente con lievito naturale..datomi alle mitiche sorelle Simili, le conosci?...buona fortuna ...ciao Fornarina
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