sabato 26 febbraio 2011

La Rivincita dello Gnocco!

"Ridi, ridi che mamma ha fatto li Gnocchi!"
Ma c'era poco da ridere per un "fan gnoccolaus" come me; quando Giovedì a pranzo la "truppa" di Scatti assaltava li gnocchi fumanti del ristorante l'Arcangelo... mentre il sottoscritto praticava un'esercitazione di marketing strategico allo I.E.D.!

Causa impegni scolastici, ho dovuto saltare l'inaugurazione di questa squisita new entry nel menù dell'ostedelcentrostorico (già apprezzata durante l'Armageddon), ma la mia"rivincita" è stata immediata, assecondando un altro noto detto: "Chi l'ha dura, la vince!" ;-)

Così nella pausa pranzo del giorno successivo, è "scattata" la chiamata al ristorante con speranzosa domanda: "Ci sono ancora li gnocchi???" (altrimenti in carta solo il Giovedì)

Fortuna vuole che conoscendo l'appetito di Pagano & Co., il saggio Oste ne aveva preparati in abbondanza; e i miei occhi si sono illuminati alla risposta della gentilissima Stefania: "Si Lorenzo, ti aspettiamo!" :-)))

È sempre un piacere far visita all'Arcangelo, ed essendo la prima a volta a pranzo il clima mi è parso ancor più intimo e familiare. Il bonus di un Patron come Arcangelo Dandini inoltre, consente spesso lo svilupparsi di valide conversazioni sulla cultura del cibo e sulla cucina italiana... tematiche che l'oste sa padroneggiare con classe.

Il motivo della visita erano li Gnocchi all'Amatriciana in grado di far impazzire il Marziano Qwerty... Ma una volta arrivati all'Arcangelo si sa, impossibile resistere ad altre "piccole" tentazioni... :-P

Una delicata Vellutata di Zucca con Aringa Affumicata



Il celebre "Supplizio" con Crema Fritta (Da Urlo!)



Ed anche l'opportunità di testare un nuovo piatto: l'elaborazione del "Sommerso Emerso" (Pesciolini Fritti su Insalata di Puntarelle e Plasmon; Torcione di Fegato Grasso con Canditi e Pane Croccante; Carciofo alla Romana con scaglie di Parmigiano e Ghiaccia di Uva)



Una composizione complessa che citando Arcangelo "deve racchiudere sempre elementi dolci e del ricordo". Personalmente ho apprezzato i singoli accostamenti, ma non ho ben compreso la scelta di servirli in un unica portata.



Il Dandini però sa bene quel che fa, e lo conferma servendo il piatto "galeotto" del mio pranzo: li Gnocchi in omaggio alla Sora Lella.



Cosa dire? Semplicemente commoventi; con lo gnocco sodo al punto giusto ed un sugo all'amatriciana intenso ed avvolgente. Buonissimi!
La mia porzione inoltre non era certo da "10 gnocchi", e mangiarla dopo la delusione del giorno prima è stata una goduria indescrivibile! Grazie Arcangelo!



E voi cosa aspettate? Correte da Arcangelo di Giovedì a farvi questa "overdose" di gusto e tradizione a base di Gnocchi!
Il divertimento però non finisce quì, visto che il nuovo menù del ristorante (a breve ufficiale), racchiude piatti interessanti che meritano di essere provati! :-P

Alla Prossima!

-Lorenzo-

L’Arcangelo.
Via Gioacchino Belli, 53 Roma
Tel. +39 06.3210992

domenica 20 febbraio 2011

"Felice", Finalmente! :-P



Sarà stato il Post "Trattoresco" adocchiato su Tavole Romane di recente (sempre mitici!), la stimolante aria "Testaccina" a Mezzogiorno, o semplicemente l'indole romana che si riaffaccia; in cerca di semplicità e tradizione... Fatto sta, che in una veloce pausa pranzo (tra una lezione e l'altra dello I.E.D.), ho finalmente compiuto il mio "battesimo" in un'istituzione della cucina capitolina: "Felice a Testaccio"!

Sono consapevole di aver "scoperto l'acqua calla", e da tempo ormai mi rimproveravo questa mancanza. Ricordo chiaramente gli esordi da "foodblogger, passati a leggere (con la bavetta alla bocca) i racconti di questa storica trattoria sul Papero e su SenzaPanna. :-P

Mai però, una così lunga attesa è stata ampiamente ripagata; e l'unico rammarico rimane quello di aver provato così poco dell'offerta del locale. La paura di far tardi a lezione infatti (e l'orario risicato), ha permesso di testare "solo" il leggendario Cacio & Pepe in last minute (su gentile concessione della cucina).

È bastato entrare la prima volta "da Felice" in compenso, a colmare la mancata esperienza mangereccia: L'atmosfera calda che si prova appena seduti, è unica e rara; con tavolate conviviali da vera trattoria romana. Il servizio poi, celere e cordiale, non ti rimprovera l'"approdo" al limite di chiusura della cucina... al contrario ti mette a tuo agio proponendoti nell'attesa 2 "carciofini" alla romana... Che carciofini aggiungo io!!! :-P



Teneri, saporiti, profumati... Un vero assaggio evocativo! Mentre assaporo questi bon-bon vegetali (che si sciolgono in bocca), la mente ed il palato mi trasportano ai sapori della cucina di nonna! Semplicità sensoriale ai massimi livelli!

Poi è il turno della Cacio & Pepe mantecata a tavola; tanto decantata quanto discussa (da chi forse sa solo criticare...)
Per quanto mi riguarda, la Cacio & Pepe da Felice è stata "avvolgente", golosa ed estremamente equilibrata. Proprio come me l'aspettavo. :-)



Lo chef Salvatore Tiscione (supportato dai due giovani figli Daniele e Alessandro) sa il fatto suo, e lo dimostra ogni giorno servendo piatti autentici della tradizione romana in un locale sempre pieno. A me sono bastati due assaggi per ritrovare quei sapori fantasticamente netti e concreti che solo la cucina tradizionale sa regalare. Sapori di casa, fatti a regola d'arte: una poesia per chi come me, ha sempre frequentato trattorie di quartiere e fornelli delle nonne fin da piccoletto.



Se poi può bastare un goccio di olio (praticamente impercettibile), per smontare un piatto che a me è parso "da sballo"... Be' questo lo lascio decidere a voi... andando personalmente a mangiare da Felice a Testaccio ;-)



Da parte mia, penso proprio che tornerò al più presto in questa trattoria (magari non in pausa pranzo! XD) per concedermi finalmente un pasto completo. Pronto a perdermi, perché no, in una cucina bella, semplice e romana... Come piace a me. :-P

Alla Prossima

-Lorenzo-

Foto in apertura di Sigrid Verbert   

Festeggiare con una Dolce Scoperta: La Mia Pumpkin Pie!

Se non si era capito dalle RICETTE passate, vado matto per la zucca cucinata in più VARIANTI; anche se non mi era capitato di impiegarla in preparazioni dolci. Il pretesto per colmare questa lacuna (con un dolce che mi ingolosiva da tempo) è stato il "Percorsi di Vino Wine Fest" organizzato da Andrea Petrini all'Incannucciata. Oltre agli ottimi piatti dello chef De Bellis infatti, pochi s/fortunati hanno avuto modo di assaggiare questo mio esperimento... Con un risultato molto apprezzato! :-)

La ricetta base utilizzata è quella della Classica Pumpink Pie americana; che io (come al solito) ho in parte modificato aggiungendo degli amaretti ed una deliziosa frolla al cacao.

Il versatile ortaggio arancione, si è rivelato buonissimo anche in "veste" di dolce (modifiche personali incluse)... Accompagnato dalla panna montata poi... Chevvodicoaffà!

Grande soddisfazione personale per la frolla che ho realizzato completamente a mano (avevo il terrore venisse una "ciofeca"! XD) e per i commenti positivi dello Chef, di Daniela e Rossella... La prova del 9 è stata la velocità di "spazzolamento" :-P

Prossimo impiego delle ultime zucche: Forse una bella Parmigiana Zuccosa! Stay Tuned! :-)

INGREDIENTI (6-8 pesone):

Per La Frolla al Cacao:

150 gr. Ottimo Burro
45 gr. Cacao Amaro in Polvere
300 gr. Farina 0 Bio
3 Tuorli Bio
100 gr. Zucchero a Velo

Per La Farcia:

500 gr. Circa di Polpa di Zucca
3-4 Amaretti Sbriciolati
130gr. Zucchero di canna
200 gr. Panna Liquida Fresca
2 Uova
2 Cucchiaini da Caffè di Cannella
1 Cucchiaino di Zenzero Grattuggiato
1/2 Cucchiaino di Chiodi di Garofano in Polvere
1 Cucchiaino di Brandy

Per Completare:

Amaretti Glassati al Cioccolato della Tuscia (D.O.L.)
Panna Montata o Panna Acida

Fare la Frolla:

Nonostante molti dicano sia preferibile utilizzare la planetaria, io la frolla adoro farla impastando a mano (anche se c'è il rischio di scaldare troppo il burro). Quindi lascio a voi la scelta: o disponete la farina a fontana con il metodo "vecchia scuola", incorporando gli ingredienti fino ad ottenere una massa mediamente elastica che non si attacca alle mani (in caso aiutatevi con poca acqua tiepida); oppure ficcate tutto nella planetaria evitando i rischi. Realizzato l'impasto, avvolgetelo in carta trasparente e fate riposare almeno un'ora in frigo. Stendete il risultato su una teglia rivestita da carta da forno e rimette nuovamente in frigo mentre realizzate la farcia.

Fare la Farcia:

Taglia la Zucca a Pezzi, puliscila e cuocila al vapore. Ricava la polpa, frullala e falla asciugare in una padella antiaderente mescolando continuamente a fuoco basso. Fai intiepidire la purea e mescola il risultato in una ciotola, aggiungendo tutti gli altri ingredienti fino ad ottenere un composto omogeneo.



Riempi la frolla al cacao con la farcia ottenuta e cuoci il tutto a 220 gradi in forno già caldo per 15 min. (nella griglia più bassa). Termina la cottura per altri 45 min. a 180 gradi, tira fuori dal forno e fai raffreddare. Servi la crostata di zucca con gli amaretti glassati sbriciolati sopra ed accompagnala con Panna Montata al momento... Scoperta Deliziosa! :-)



Alla Prossima!

-Lorenzo-

domenica 13 febbraio 2011

Semplicemente Gennaro...

Penso di aver già manifestato QUI, le mie sensazioni dopo la prima esperienza alla Torre del Saracino.
La cucina di Gennaro però, ha stimolato emozioni che sento di rievocare ulteriormente, tramite le immagini del pranzo (uno dei più significativi avuti di recente) :-)

Con questo post inoltre, vorrei manifestare quanto alcune "pazzie" possano rendere unici e speciali dei momenti nella nostra vita: È bastata la foto di UN RISOTTO e la notizia della chiusura imminente del locale, per decidere di partire all'istante verso Seiano; in un viaggio di un giorno (andata-ritorno) completamente da solo. (Per fortuna che il Frecciarossa non ha fatto il solito ritardo).

Ringraziamenti speciali a Giuseppe del Pastificio dei Campi  ("Partner" di eccellenza a tavola); che oltre a contribuire in maniera determinante alla mia visita alla Torre, ha reso ancor più memorabile (se possibile) il pasto da Gennaro con la sua compagnia "improvvisata". :-)
Lo staff (sia in cucina che in sala), ci ha cullati in un percorso dai ritmi eccezionali; esaltato dai delfini visibili tramite la terrazza sul mare. (se non è poesia questa!?!?)



Ora lascio che siano le foto (purtroppo non bellissime, come al solito) a guidarvi tra piatti che non scorderò facilmente:

Arrivo a Seiano



Passaggio per Le Cucine



La Torre e l'Impianto del "Salottino"



Le Coccole: Selezione di Extra Vergini (L'Arcangelo, Ortice, Valentini, Pianogrillo), lo strepitoso Pane con lievito Madre, i Grissini ed i Taralli (una droga!), il Burro delle Vacche Rosse, la Selezione di Formaggi Francesi e Campani con Confettura di Fichi Cilentani.



Antipasti: Zuppetta Tiepida di Scarola con Acciuga e Pane Croccante; Sauro Marinato su Pappa al Pomodoro; Il Cefalo Leggermente Affumicato con Patate Schiacciate e Salsa Verde (Memorabile!), Terrina di Foie Gras d'Anatra con Amarene "Zucchero e Sale".



2 dei Tanti piatti "Del Viaggio", di intensità ed equilibrio spaziale: "Zuppa di Tarallo di Agerola, Conserva di Pomodoro, Olive e Varietà di Pesce Azzurro"; "Minestra Maritata di Pesce"



Il Decantato "Risotto con Cymosa Italica e Limone, mantecato con Burrata e Triglia Marinata allo Zenzero Candito; ed un Primo commovente che mi ha strappato la lacrimuccia, cucchiaio dopo cucchiaio (Giuseppe Testimone!): "Minestra di Pasta Mista con Pesci di Scoglio e Crostacei". Tutte le Recezioni del mondo non sono sufficienti a descrivere la potenza di questo piatto. Bisogna Assaggiarlo! Impressionante! :-P



Si prosegue con la Pasta gran Protagonista, insieme al vincente legame Terra-Mare:
Tagliatelle con Broccoli, Calamaretti e Ricci di Mare (La Sfoglia Eterea viaggia elegante con la callosità del Calamaro. Ricci e Broccoletti sono un Sodalizio perfetto); "Vermicello Pastificio dei Campi con Zuppa di Vongole, Pistacchio, Carpaccio di Gamberi e Parmigiano Vacche Rosse.



Momento di Estasi "Durante Il Vermicello", seguito dai golosissimi "Doppi Ravioli di Stracciatella di Bufala e Coniglio all'Ischitana con Pesto di Olive, Capperi e Basilico"



Secondi: Dominante la freschezza della materia prima nella "Zuppa di Ceci, Spuma di Borragine, Umido di Scampi, Gamberoni, Calamari e Seppie" e per concludere la corposa "Variazione di Ragù Napoletano; dove l'ultimo boccone a base di Guancia, vorreste non finisse mai...



Predessert e Dolci Perfettamente in Linea con i Livelli del Pranzo: Zuppetta di Cioccolato al Latte con Biscotto Fondente, Crumble e Peperoni (notevole!), "IL" Babà-"Nuvola" con Crema Pasticcera e Fragoline di Bosco e la celebre "Passeggiata Vicana".



"Resti" di una Fantastica Selezione di Cioccolati (100%, Uvette Glassate, Gianduia, Latte e Caffe, Modicana, Noci, Affumicato e con Scorze di Arancia) e la "Piccola" Pasticceria (Strepitose le Sfere di Cioccolato)

Grazie di Tutto Chef, e buona chiusura stagionale! :-)



Alla Prossima

-Lorenzo-

giovedì 10 febbraio 2011

La Gatta "Mischia" Bene le sue Carte, per un'altra Giocata Vincente!

Non ho mai negato di avere dei "luoghi del cuore" nella capitale, pronti a regalare emozioni solide e rassicuranti a tavola. La Pizzeria "Gatta Mangiona" a Monteverde rientra sicuramente tra questi. Ogni visita alla Gatta è ormai una nuova conferma per ambiente, qualità e varietà dell'offerta; con delle chicche che la qualificano (secondo i miei canoni), come la "Meglio" pizzeria al piatto di Roma. (anche se è tanto che non faccio una visita da Sforno XD)

Delle passate esperienze positive avevo già parlato QUI; ma le due ultime visite (una meglio dell'altra), hanno richiesto un ulteriore post su questo indirizzo. :-)

Diverse le news stagionali, provate con gusto dalla "lavagnetta". La vera novità pero, è che ho finalmente partecipato ad una delle serate di Degustazione organizzate dal patron Giancarlo Casa. Dopo il goloso post di Stefano infatti, non potevo perdermi questo nuovo evento alla Gatta! (a seguito di un pesantissimo esame avuto in mattinata) :-P



Il titolo della serata era "Stasera si Mischia"; e Giancarlo si è dimostrato davvero un maestro nel "mischiare" durante la cena, i prodotti gastronomici selezionati da Valsana, le sue creazioni e birre e vini di qualità... Come tanti ingredienti in un piatto dall'equilibrio perfetto!



Numerosi i presenti alla degustazione: oltre al team Valsana, Alessandro Arditi e Aleksandra Fortuna di Le Huit; anche tante facce amiche che hanno contribuito a rendere la serata ancor più riuscita. Ringraziamenti specials a Marco e Francesca dei Fooders (Compagni di tavola in procinto di aprire un laboratorio gastronomico al Pigneto, e di farci divertire con il loro nuovo "Capodanno"), a Pasquale Pace (buongustaio di nicchia e cugino dello Chef Giovanni di Sora Maria ed Arcangelo) e a Stefanone Callegari di Sforno e 00100. Naturalmente non posso non menzionare anche il fantastico staff "in rosa" della Gatta, sempre efficiente e disponibile durante tutta la cena (peccato mancasse Carmela XD).




Sul fronte "pappa", si è partiti subito alla grande con un ricco buffet selezionato da Valsana:



Memorabile il Gorgonzola DOP Extra Tosi servito al cucchiaio e molto particolare il Salva Cremasco a crosta lavata, del quale ho apprezzato la dolcezza e le note "nocciola" nella parte dell'unghia. Il Beaufort AOC Chalet d'Alpage, mi conquistato con la sua intensità ed i suoi ricordi erbacei; notevoli anche il Prosciutto Affumicato alle Erbe Bernardi ed il Petto d'Anatra Valette dal reparto affettati.



Dopo il "riscaldamento", è scesa in campo la cucina di Giancarlo in tutta la sua creatività! Il patron si è davvero sbizzarrito; dimostrando un palato attento nel comporre abbinamenti in grado di esaltare al meglio la materia prima utilizzata.
(Complimenti personali anche alla rappresentante di Valsana, che ha avuto la cura di descrivere le caratteristiche dei prodotti prima di ogni servizio)



-Crocchette con Patate, Porri e Baccalà Mantecato
-Supplì di Riso con Musetto Lovison, Zucca Gialla e Ricotta Carnica
(in abbinamento Champagne JEAN VESSELLE Reserve Grand Cru):




Senza essere esagerato,i fritti della Gatta per me sono ogni volta più buoni. Inimitabili.
Crocchetta spettacolare partendo dalla panatura esterna fino al cuore di baccalà, esaltato dalla presenza del limone.
"Mastodontico" il supplì di Musetto (sorta di cotechino friulano), per il quale Giancarlo adotta ben 3 cotture differenti. L'esterno sembra morbido e cedevole, ma al primo morso si rimane stregati da tanta goduria. Il patron mi rivela anche che le critiche ai suoi supplì, per molti troppo simili a risotti panati, sono in realtà un grande complimento... Visto il risultato, mi trovo pienamente d'accordo con lui! :-)))





-Schiacciata alla Carbonara con Uovo, Guanciale e Pecorino Romano
(in abbinamento GINO FASOLI Soave DOC Pieve Vecchia 08):



Raggiungiamo alti livelli di golosità: la "schiacciata" di Giancarlo (sorta di calzone bucherellato in superficie), stimola reazioni da godimento primordiale! :-P
Esterno perfettamente dorato a racchiudere un ripieno fantastico, cremoso ed intenso. L'aggiunta di mozzarella filante, riporta la mente alle uova in padella impreziosite da guanciale e pecorino. Strepitoso! (Se non non si è capito, è piaciuto tanto, tanto, tanto. XD)




-Pizza con Pomodori Datterini al Forno, Pecorino Crotonese e Marmellata Liquida di Cipolle Rosse
(in abbinamento LOACKER AA DOC Merlot Ywain 08)



Un esperimento inedito del patron, a nostro parere ottimamente riuscito. Oltre ad un grande impasto (protagonista di tutta la serata), il condimento tendente al dolce riesce ad equilibrarsi benissimo con le due differenti stagionature di pecorino (aggiunto prima e dopo cottura). L'acidità del datterino va a nozze con la cipolla rossa, in particolare per un fan "cipolloso" come me! :-P



-Pizza con Aringa Sciocca, Gorgonzola Cremoso e Zucca al Rosmarino
(in abbinamento 32 VIA DEI BIRRAI Atra)



Avevo già provato questa tipologia durante un'altra visita, rimanendo piacevolmente colpito. In occasione della serata però, Giancarlo sostituisce la riduzione all'aceto balsamico del condimento con la stessa birra in degustazione. Il risultato è comunque buono, ma preferisco di netto la versione originale.



-Focaccia con Torchon di Foie Gras d'Anatra Vallette
(in abbinamento CHATEAU LA GARENNE Sauternes AOC 05)

Senza parole! La focaccia è pura e "nuda", fatta con lo stesso impasto che ci ha deliziato nel corso di tutta la cena. Come unico condimento un "torchon" a fette commovente, appena scottato in padella da Giancarlo in "last minute": Una conclusione perfetta! :-P




Per addolcire ulteriormente il finale, un delicato Sorbetto di Amaretti della Casa, ed un Tiramisù "fuori programma" con crema di latte davvero super! (Pompi se lo sogna! XD).



Insomma, mi pare di aver scritto abbastanza... E dopo questa esperienza, penso proprio che parteciperò più spesso alle serate organizzate dalla Gatta! (News sempre aggiornate sul SITO)

Concludo con una carrellata di sfiziosità molto apprezzate di recente, invitando anche voi a fare un salto in questa pizzeria che si rivela sempre una scelta vincente! :-)

Schiacciata con Ricotta al Pepe, Mortadella Bolognese e Tartufo Nero



Focaccia con Crema di Ceci, Baccalà Macerato e Mentuccia (Spaziale!)



Carciofi Infarinati e Fritti (Da Assuefazione)



Calzoncelli alla Scarola, Uvetta, Pinoli, Acciughe e con Caciocavallo, Peperoni e Capperi; Supplì Datterini, Bufala e Basilico; Crocchetta di Patate alla Sarda con Pecorino e Menta; Supplì Gorgonzola, Birra e Aringa; Supplì Asparagi e Zafferano



Alla prossima!

-Lorenzo-